Il Tuir prevede specifiche detrazioni fiscali sulle spese per interventi di recupero del patrimonio edilizio, che sono state prorogate dalla Legge di Stabilità fino al 31 dicembre 2019; così come già previsto per le detrazioni relative alla riqualificazione energetica degli edifici, vige a tal riguardo un obbligo di comunicazione all’ENEA dei dati relativi agli effettivi interventi svolti, così da rendere possibile monitoraggio e valutazione del reale risparmio energetico.

Per le spese in tal senso sostenute nell’arco del 2019, quindi, sarà detraibile un massimo del 50% della spesa effettivamente sostenuta, il cui massimale è di € 96.000,00 – per una detrazione massima, quindi, di € 48.000,00.

Vigono poi detrazioni relative agli interventi di riqualificazione energetica, come accennato poco sopra; queste sono in ragione del 50% per l’implementazione di:

• caldaie a condensazione, con efficienza media stagionale almeno pari alla classe A;
• caldaie a biomassa;
• sostituzione di finestre comprensive d’infissi;
• schermature solari. e del 65% per:
• caldaie a condensazione con efficienza media stagionale almeno pari alla classe A e dotate di sistemi di termoregolazione evoluti appartenenti alle classi V, VI o VIII della comunicazione della Commissione 2014/C 207/02;
• pompe di calore;
• collettori solari per produzione di acqua calda;
• scaldacqua a pompa di calore;
• interventi di coibentazione dell’involucro opaco;
• sistemi di building automation;
• generatori ibridi, (pompa di calore + caldaia a condensazione);
• generatori d’aria a condensazione;
• micro-cogeneratori.

Per gli interventi di riqualificazione energetica, i limiti di spesa variano in base alla specifica operazione.

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